Un cartello coperto, una multa che non ti aspetti, una zona presidiata dai vigili e tante strade senza nessun controllo. E’ una riflessione che voglio condividere apertamente quella che nasce dopo aver trovato sul parabrezza della mia auto una multa che credo di non aver proprio meritato.
Dovendo accompagnare una persona anziana al treno, ho cercato parcheggio nella piazza della stazione di Figline. Non trovandolo subito, ho pure fatto due giri riprendendo via Roma fino alla rotatoria e tornando di nuovo lì, finché - finalmente - ho trovato un parcheggio negli stalli bianchi davanti all’ingresso della Fs. Un’occhiata alle strisce, una velocissima (ahimè) al cartello di sosta e poi sono scesa per accompagnare la mia parente - che partiva con una pesante valigia - sui binari del treno. Una decina di minuti di sosta in tutto in attesa del treno, e sono tornata all'auto dove ho trovato l’amara sorpresa di una multa da 28,70 euro (se pago entro cinque giorni o 41 se invece pago dopo) perché non avevo messo il disco orario. Ci sarebbe da fare ricorso, se il bollo non costasse quasi quanto la multa. Perchè come si vede dalla fotografia allegata il cartello che segnala il parcheggio con disco orario è in parte coperto dagli alberi, e trae in inganno facendo pensare ad un parcheggio libero. Ma la cosa che mi ha bruciato di più è che – a mio avviso – per il vigile poteva essere evidente la mia buona fede. Perché prima di andare in stazione ho fatto alcune commissioni in piazza Marsilio Ficino, parcheggiando e pagando il ticket che era ancora bene in vista sul cruscotto. Avrei pagato per la sosta in piazza per poi fregare su un parcheggio libero dove bastava aggiornare il disco orario attaccato al vetro? No, questa multa non mi va giù. Perchè avevo fatto due giri per parcheggiare bene, non avevo lasciato la macchina in mezzo alla piazza come fanno in tanti, non avevo intralciato nessuno e perchè mezz'ora prima avevo pagato per un parcheggio distante si e no 500 metri da lì. Avevo solo omesso il disco orario perchè non avevo visto il cartello. Una scorrettezza che costa 28 euro sull'unghia o 41 se invece decidi di pagare con più calma.
Parlando con altri automobilisti di questa disavventura è nata una riflessione. Che non è un atto di accusa nei confronti dei vigili, che fanno il proprio lavoro, anche se a volte lo fanno con un po' troppo zelo. Ma è un modo per capire se – per il traffico e la sosta del nostro paese – si può ridurre la punizione a beneficio della prevenzione. L’impressione che abbiamo ultimamente come cittadini è infatti quella di vedere sempre più spesso agenti che girano nei vari parcheggi a pagamento di Figline (qualcuno sa dire se vale anche per Incisa?) e non ne vedi neanche uno nei quartieri di periferia e nelle frazioni dove spesso ci sono davvero parcheggi selvaggi e auto che bloccano le carreggiate, o parcheggiate sui marciapiedi. Sembra insomma che ci sia un controllo puntuale laddove la multa è più facile (e serve al Comune a fare cassa velocemente) mentre latitano i controlli su alcune strade davvero pericolose del paese, dove la velocità, la mancanza di marciapiedi e la carenza di illuminazione può essere fatale.
Non so se al vaglio della nuova amministrazione c’è un piano del traffico. Non so neppure se esiste una mappatura delle strade a più alta frequenza di sosta selvaggia o infrazioni. Ma credo che se c'è sia l'ora di cambiarlo. E se non c'è credo che – con l’unione dei due comuni - sarebbe il caso di preparare un piano mirato più a prevenire che a punire per dare inizio a quel cambiamento di verso tanto annunciato in campagna elettorale da questi politici giovanissimi che al momento sembrano avere lo stesso modus operandi dei predecessori più attempati. E magari, in questo piano, potrebbe essere inserito pure un controllo sulla cartellonistica sia orizzontale che verticale affinché sia chiara e visibile in modo da non trarre in inganno chi, come me, cerca di rispettare le regole e si mortifica parecchio per una multa presa avendo parcheggiato in uno stallo bianco, per pochi minuti, senza intralciare il traffico e senza creare nessun pericolo ne' ai pedoni ne' alle altre auto in transito. Credendo fra l'altro di avere pure avuto fortuna a trovare al secondo giro un posto così.

Un cittadino amareggiato