Tra il 2008 e il 2015 i nati in Toscana sono diminuiti del 18,2%, più che in Italia (-15,8%) o in Francia (-4,5%). Lo rivela un rapporto dell'Irpet presentato oggi a Firenze, nell'ambito di un convegno sulla condizione socioeconomica della donna.
Secondo l'indagine, si decide a volte di ritardare la maternità per conseguire prima una sicurezza economica e un lavoro stabile: poi i figli arrivano in molti casi (il primo mediamente a trentadue anni), ma la conciliazione tra tempi di lavoro e di cura risulta assai complicata. "Trenta anni fa la donna toscana entrava nel mercato del lavoro prima di oggi - si legge in una nota di sintesi - e poi spesso verso 25-30 anni ne usciva, quando decideva di mettere su famiglia ed arrivava la maternità. Oggi trova un lavoro più tardi e ci rimane".
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L'iniziativa rientra all'interno del progetto Sampei, presentato dalla Conferenza educativa di Zona Fiorentina Sud Est e rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego