Secondo i medici pare proprio che questo sia il momento peggiore dell’anno per i malanni stagionali. Dalla febbre al raffreddore, passando per dolori alle ossa e ai muscoli, fino ad una stanchezza cronica. Questi sono tutti sintomi influenzali, patologia che colpisce ogni anno milioni di persone e che è particolarmente intensa quando a soffrirne sono anziani e bambini.
«Chi non si è vaccinato ha preso la febbre a 39-40 per 4-5 giorni con diverse complicazioni come polmoniti e otiti – spiega il dottor Ugo Pancani in rappresentanza dei pediatri aretini – quest’anno comunque abbiamo vaccinato più bambini dell’anno scorso e ne avremmo potuti vaccinare anche di più se non fossero mancati i sieri visto che la Asl ne ha distribuiti gratuitamente meno delle richieste. Dalla scorsa settimana siamo nel picco dei contagi. Con l’influenza serve tanta pazienza, un po’ di tachipirina, il consulto del medico e poi una dieta leggera a base di vitamina c da assumere preferibilmente con gli agrumi, evitare sbalzi e idratarsi molto».
Non solo i bambini, anche gli adulti adesso vivono il picco dei contagi e mancano da uffici e posti di lavoro. «In queste settimane siamo nell’apice della virulenza come era prevedibile – spiega il dottor Dario Grisillo direttore del dipartimento di medicina generale della Asl Toscana sud est - sia per il freddo che soprattutto per gli sbalzi di temperatura a cui siamo sottoposti in questo periodo. A partire dalle vacanze di Natale in poi il virus ha visto aumentare notevolmente il contagio e se in famiglia anche solo una persona prende l’influenza, contagia tutti...».
E se adesso non ha più senso fare il vaccino, chi ha fatto profilassi per tempo si salva dai sintomi peggiori. «Quest’anno abbiamo vaccinato più pazienti dell’anno scorso, ecco perché i casi gravi sono minori e la fase acuta dura meno giorni. Ricordiamo comunque che l’influenza è un virus che non risponde agli antibiotici che invece servono solo per complicanze e solo se li prescrive il dottore – continua Grisillo – dobbiamo prendere solo antipiretici e stare a riposo, mangiare frutta, tanti agrumi, e verdura e assumere così la vitamina c. E poi ci vuole un po’ di sana pazienza e un po’ di riposo per evitare complicanze».
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L'iniziativa rientra all'interno del progetto Sampei, presentato dalla Conferenza educativa di Zona Fiorentina Sud Est e rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego