Gli operai ai produttori di spumante: "Boicottate la Bekaert, sosteneteci"
Data pubblicazione
11/07/2018 10:33:54
Figline e Incisa. Bekaert, oltre allo steelcord, la cordicella metallica degli pneumatici, produce anche le gabbiette per i tappi dello spumante. Così, i 318 lavoratori dello stabilimento di Figline, che sono stati licenziati in tronco e dal 5 settembre resteranno senza lavoro, invitano i produttori italiani di bollicine a boicottare la multinazionale belga. Bekaert, a 4 anni dell’acquisto della fabbrica dalla Pirelli, dopo aver fatto progettare un nuovo modello di steelcord a Figline e aver portato gli operai valdarnesi a insegnare il mestiere negli stabilimenti cinesi, slovacchi e rumeni del gruppo, delocalizzerà la produzione. «Bekaert non può pensare di tappare gli spumanti italiani più famosi in tutto il mondo fregiandosi e facendone un vanto e al contempo trattare i lavoratori italiani peggio di un tappo di spumante di cattiva fattura», scrivono i 318 dipendenti in una lettera aperta. E si rivolgono ai produttori italiani di brut e prosecco: «Qualora Bekaert fosse un vostro fornitore, siamo a chiedervi di non acquistare le gabbiette prodotte da loro per le vostre bottiglie oppure ad aiutarci a far arrivare al vostro grossista, tutta la nostra — e pensiamo vostra — rabbia nei confronti di chi non rispetta il nostro Paese. Ve ne saremo immensamente grati come cittadini, lavoratori italiani e come consumatori». Il 22 giugno due emissari della multinazionale belga arrivarono a Figline e comunicarono ai sindacalisti che in 75 giorni avrebbero chiuso la fabbrica. Il 29 giugno, nelle strade del paese del Valdarno, si è tenuta un’imponente manifestazione di protesta, con cinquemila persone in strada. Bekaert ha così deciso di partecipare al tavolo delle trattative al ministero dello Sviluppo Economico, davanti al ministro Di Maio. Ma all’appuntamento romano del 5 luglio l’azienda non si è resa disponibile neppure a sospendere i licenziamenti, per dare il tempo a politica e sindacati di trovare soluzioni per la possibile conversione industriale dello stabilimento. Ora i 318 scrivono ai produttori italiani di spumante: «Sosteneteci nella nostra battaglia».
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L'iniziativa rientra all'interno del progetto Sampei, presentato dalla Conferenza educativa di Zona Fiorentina Sud Est e rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego