Mentre si continua a vaccinare la popolazione più esposta al rischio (ieri alle 13 effettuate 5.346 vaccinazioni), fra personale sanitario e ospiti delle Rsa (siamo tra le regioni che hanno vaccinato più anziani), la Toscana prepara le basi per la campagna di vaccinazione di massa. "Realisticamente pensiamo di poter cominciare a vaccinare l'intera popolazione a metà febbraio spiega l'assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini. Tuttavia non vogliamo farci trovare impreparati qualora le dosi anche di altri vaccini dovessero arrivare in anticipo, quindi entro due settimane avremo messo a punto il piano". Un piano che rappresenta una grande sfida, in cui la Regione coinvolgerà le Asl e i Comuni. Le priorita'
Nella fase due, la prima fascia di popolazione da proteggere sarà quella composta dagli ultraottantenni (chi ha difficoltà a spostarsi da casa sarà vaccinato a domicilio) seguita dalle persone fra i 60 e i 79 anni, dalle persone di ogni età che soffrono di malattie croniche gravi, immunodeficienti e pazienti fragili. Poi la vaccinazione arriverà ai gruppi sociali a rischio elevato di malattia grave o morte, alle forze dell'ordine (con alta priorità ) e agli insegnanti e al personale scolastico (con alta priorità ). Nella fase tre il primo gruppo inserito nel cronoprogramma comprende tutte le forze dell'ordine, gli insegnanti e il personale scolastico non ancora vaccinati, poi gli operatori dei servizi essenziali (come vigili del fuoco, protezione civile, addetti ai trasporti pubblici, addetti ai servizi postali, rifiuti, eccetera), dopo i detenuti delle carceri e chi vive in luoghi di comunità , le persone di ogni età con patologie croniche non gravi. Infine nella fase quattro sarà vaccinato tutto il resto della popolazione. Come si prenota
Si sta lavorando al sistema di prenotazione. Oltre al portale regionale saranno garantite altre modalità : si pensa all'allestimento di un call center regionale. Dove si faranno
Persone fragili e con impedimenti gravi a muoversi saranno vaccinate a domicilio dal personale Usca o dai medici di famiglia o dal volontariato sociale. Per tutti gli altri saranno allestiti punti vaccinali sparsi sul territorio: si verificherà che gli ospedali e i presidi territoriali abbiano poliambulatori facilmente accessibili dall'esterno. Inoltre si sta pensando a palestre, palasport, teatri e musei, ma anche drive through. Chi vaccinera'
Saranno coinvolti, oltre al personale ospedaliero, tutta la medicina territoriale (i dipartimenti di Prevenzione delle Asl) e i medici di famiglia (probabilmente passando da un'intesa nazionale). I tempi
La campagna partira' probabilmente a metà febbraio per concludersi a settembre (questo è l'auspicio), compatibilmente con la disponibilità di vaccini. I vaccini
Si aspettano le nuove 24.500 dosi da Pfizer, che dovrebbero partire dal Belgio lunedì. Diversamente dal 5 saremmo senza vaccini. Mercoledì l'Agenzia europea per i medicinali dovrebbe autorizzare il vaccino Moderna: in quel caso il 15 gennaio arriveranno dosi anche del secondo siero americano. Mentre si aspetta una data per il via libera ad AstraZeneca che nelle comparazioni effettuate dalla commissione vaccinale inglese sembra dare una buona risposta.
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L'iniziativa rientra all'interno del progetto Sampei, presentato dalla Conferenza educativa di Zona Fiorentina Sud Est e rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego