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“Sottoscrivendo il “Patto per la mobilità sostenibile” abbiamo posto le condizioni per un passo in avanti culturale”: Giulia Mugnai ha aderito alla proposta di FIAB ValdarnoInBici presentata ieri sera durante l’incontro “Nuovo Comune, nuova mobilità” ospitato al Circolo Fanin. Il Patto prevede una serie di interventi dal costo minimo e realizzabili nel breve termine (istituzione di un tavolo tecnico permanente sulla mobilità sostenibile, realizzazione di “Zone 30”, messa in sicurezza della pista di Via Brodolini) e altri obiettivi di mandato (attivazione del progetto PediBus per le scuole primarie, un progetto integrato per lo sviluppo del cicloturismo, fino al completamento della rete ciclabile prevista dal Piano di mobilità ciclabile, la realizzazione di segnaletica verticale, incentivi alla realizzazione di punti di bike sharing). “Questi obiettivi, uniti a quelli contenuti dal Piano di mobilità ciclistica approvato nel dicembre scorso dalle precedenti amministrazioni, gettano le basi per avere finalmente le infrastrutture e la progettualità necessarie a generare il necessario cambiamento culturale nel modo di intendere la mobilità”.
“La prossima sfida sarà quella di unire le forze con i Comuni limitrofi per ottenere il massimo del finanziamento da 18 milioni di euro complessivi che la Regione Toscana stanzierà per la realizzazione della Ciclopista dell’Arno, dalla sorgente alla foce del fiume. Dopo il colloquio di ieri sera ci siamo dichiarati pronti a unire le forze con le altre forze politiche che lo vorranno e attivarci presso il Commissario prefettizio per non farci sfuggire questa grande opportunità”.
“Sorprende - prosegue Giulia Mugnai - che Lorenzo Naimi, il candidato di quel Movimento 5 Stelle che della mobilità sostenibile aveva fatto una sua bandiera, non abbia voluto sottoscrivere il Patto e abbia invece proposto la realizzazione di un ciclo-parco a Le Borra, un’area costata 700mila euro al Comune. E come pensa Naimi di poter raggiungere Le Borra in bicicletta? Noi riteniamo più utile potersi spostare in sicurezza all’interno dei nostri centri urbani e destinare l’area de Le Borra a progetti di green economy che avranno sostanziose ricadute sul territorio. Anche per questo abbiamo assunto gli impegni del Patto con coraggio e con l’entusiasmo che serve a cambiare davvero le cose”.
“Avere obiettivi scritti nero su bianco è per noi un’assunzione di responsabilità. Neanche il candidato di Forza Italia-Udc Roberto Renzi ha voluto sottoscrivere il Patto e oggi ci accusa di “corsa al voto”, di non aver voluto abbassare le imposte comunali, quando invece l’abbattimento di Imu e Irpef erano scritte nel nostro programma elettorale depositato ben prima che il commissario approvasse il pacchetto tributario due giorni fa. Cita cifre sbagliate, mi accusa di non aver voluto il Comune unico. Ho sostenuto il progetto del Comune unico fin dal principio, ho votato tutti gli atti in consiglio comunale, sono stata eletta all’unanimità come prima segretaria del Partito Democratico di Figline e Incisa con il preciso mandato di collaborare al compimento della fusione. Le accuse di Roberto Renzi sono ridicole e strumentali, oltre che false”.
“I cittadini di Figline e Incisa - conclude Giulia Mugnai - mi scuseranno per queste due precisazioni forse troppo “politichesi”, ma sono necessarie proprio per riportare l'attenzione di questa campagna elettorale sui contenuti, sugli interventi che interessano noi gente comune, sull'abbassamento delle tasse, sul decoro del nostro paese, sulla viabilità e la mobilità. Noi questi argomenti ce li abbiamo nel programma elettorale e non dobbiamo certo giustificarli con nessuno. Il confronto è sui contenuti, di fronte ai cittadini: perché ora è davvero tutta un’altra storia”.
Comuinicato stampa
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