Più aggressiva e rischiosa. E' questo l'identikit dell'influenza stagionale 2019-2020 che, sottolineano gli esperti, non arriverà prima di fine novembre. I nuovi ceppi virali (quattro) sono già presenti nel nostro paese (il primo virus è stato isolato a Parma, il 25 settembre scorso) ma l'epidemia esploderà solo con il freddo. Si tratta di due nuove varianti dei virus H3N2 e H1N1 che, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, comportano sintomi più acuti e un più alto rischio di complicazioni (l'H1N1 nei bambini piccoli e l'H3N2 nei pazienti anziani e fragili). A queste due forme si aggiungono due "vecchie conoscenze", ossia i virus B/Colorado e A/Kansas, varianti già conosciute dalle precedenti stagioni. La buona notizia è che il numero di contagiati dovrebbe scendere: si prevedono infatti 6 milioni di italiani a letto, una stima inferiore rispetto allo scorso anno...
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Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre