Data pubblicazione
12/12/2008 00:00:00
TERRANUOVA BRACCIOLINI: INCHIESTA SULL’APPALTO PER L'EDILIZIA AI MACELLI: ARRESTATO L’ARCH. MARCO CASAMONTI
Il professionista fiorentino, 43 anni, indagato anche per corruzione nell'ambito dell'inchiesta su Castello, è stato arrestato ieri dai Carabinieri e trasferito nel carcere di Sollicciano. Lo stesso architetto è nella progettazione della ristrutturazione delle Lambruschini.
Entrambe le inchieste che lo coinvolgono nascono dalle intercettazioni sulle indagini del project financing. Questa volta il pool di inquirenti — composto dal procuratore capo Giuseppe Quattrocchi e dai sostituti Giuseppina Mione, Gianni Tei e Giulio Monferini — lo accusa di aver pilotato, all'inizio di ottobre, una gara d'appalto indetta dal Comune di Terranuova Bracciolini: si tratta del project financing per la ristrutturazione di un edificio in zona Macelli. Il fatto contestato si riferisce all’inizio di ottobre e quella gara fu aggiudicata [dal Comune] ad un partecipante che presentò la busta con il minimo ribasso in modo da risultare il miglior offerente. Insieme a Casamonti sono indagati anche altri professionisti e la dirigente dell’ufficio urbanistica e lavori pubblici dell’amministrazione comunale Dirigente D.ssa Iole Montefusco .”
(Vedasi Corriere Fiorentino del 12.12.2008, pag. 4).
Secondo l'accusa Marco Casamonti, avrebbe organizzato personalmente la turbativa d'asta, avvalendosi della complicità di due studi per ottenere «offerte d'appoggio». Il risultato è stato che quella gara fu aggiudicata ad un partecipante che presentò la busta con il minimo ribasso in modo da risultare il miglior offerente.
Pare che il Casamonti si sarebbe poi «spartito» il risultato di quella vittoria.
Per gli inquirenti l'architetto ha avuto un ruolo chiave in diversi Comuni: a Terranuova Bracciolini, dove si sarebbe mosso in maniera molto disinvolta per la vicenda della gara, e a Firenze, dove è uno dei tecnici progettisti assunto alle dipendenze della Europrogetti del gruppo Ligresti «per volontà dell'assessore Biagi », come risulta dal decreto di sequestro preventivo dell'area di Castello.
Doveva essere lui, infatti, a predisporre il progetto per la futura sede della Regione.
Immediata la reazione del Popolo della Libertà terranuovese:"La dirigente indagata, come da noi ricordato, è stata assunta “a chiamata” dal Sindaco Amerighi con un contratto da dirigente.
Ciò significa che la dirigente sotto inchiesta non è una dipendente di ruolo del Comune di Terranuova, ma che ha un contratto a tempo determinato ottenuto, non attraverso la vittoria di un concorso pubblico, ma semplicemente perché il Sindaco Amerighi ha deciso di assumerla. Evidentemente godeva della piena fiducia del Sindaco Amerighi".
"Godeva e gode, poiché Amerighi, dopo la notizia dell’avviso di garanzia alla sua dirigente e dopo aver appreso le ragioni dell’inchiesta della magistratura si è affrettato a chiamare stampa e televisioni per rinnovare la fiducia alla dirigente sotto accusa per turbativa d’asta".
"Nel pieno rispetto del principio della presunzione di innocenza - continua la nota del PdL terranuovese - Chiediamo al Sindaco Amerighi di fare piena chiarezza sugli aspetti dell’inchiesta che riguardano il Comune di Terranuova, poiché non è più possibile che il suo intervento si limiti solo a generiche dichiarazioni di stima e fiducia verso gli inquisiti".
"I terranuovesi non sono abituati a finire sui giornali per fatti di questa natura. Non sono abituati e non lo meritano! Ma pretendono di conoscere cosa è avvenuto e come si aggiudicano gli appalti pubblici nel Comune amministrato da anni dalla sinistra. Si faccia allora luce su tutte le eventuali responsabilità amministrative e politiche e, per una volta, chi ha sbagliato, se così sarà dimostrato, paghi".
Venerdì 12 Dicembre 2008 13:07
vedasi anche www.viaroma100.net
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