«La scuola Lambruschini è la madre di tutte le battaglie urbanistiche, non a caso c’entra anche lo studio dell’architetto Marco Casamonti, che è lo stesso che ha fatto il progetto per l’hotel a La Maddalena». Vittorio Sgarbi, il più tenace avversario della ristrutturazione dell’istituto di Figline, plaude alla decisione della magistratura di sequestrare il cantiere e mettere sotto inchiesta l’intera giunta di Figline Valdarno. «Se uno come Sgarbi - dice il critico d’arte e sindaco di Salemi parlando di se in terza persona - va tre volte a Figline e punta l’indice contro un progetto orribile, non è che lo fa per un tornaconto personale. Ma solo perché è un delitto, nella regione che ha dato i natali a Brunelleschi e Leon Battista Alberti, chiamare un architetto e partorire un mostro. Lì hanno una persona straordinaria che è Giovanni Pratesi, che aveva già stigmatizzato quella ristrutturazione».
Sgarbi non si ferma qui con le critiche. «Il fatto che il sindaco non avesse inteso i nostri richiami, che non avesse avuto l’umiltà di ascoltare una persona di buon senso, la dice lunga su come si sentano forti alcuni amministratori avendo le carte in mano. Ho preferito non allertare il ministro Bondi, affinché mandasse ispettori ministeriali a Figline, ho scelto la strada della moral suasion per convincere gli amministratori. Distruggere una scuola - aggiunge Sgarbi - è simbolicamente un errore fatale. E’ stato già un delitto buttare giù il muretto del giardino. Mi pare che la magistratura abbia preso atto di una cosa evidente a tutti e abbia agito di conseguenza».

Fonte: La Nazione

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